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In fondo la mia vita è la storia dei tentativi che ho fatto di tenere i piedi per terra senza mai smettere di alzare gli occhi al cielo.

M.G

domenica 30 giugno 2013

Come fuochi d'artificio


Tu non sei speciale!
Non sei particolare!
Non sei una spanna avanti agli altri!
Tu sei uguale alla massa per lui...
Una faccia grigia insieme a centinai di figure in bianco e nero...
E non vuole dire niente che tu il suo viso lo vedi a colori...
Non vuol dire niente che quel maledetto sorriso brilla a chilometri di distanza...
Tu resti comunque il nulla!
Devi solo imparare ad accettarlo.
Devi rendertene conto!
Quello che è stato è bloccato nel tempo.
Non tornerà più! 
Lui non vuole... Lui non ti vuole!
Siete stati bene... Ma il vostro tempo si è esaurito.
Come lo scintillio dei fuochi d'artificio che colorano il cielo in un attimo, esplodono e poi ricadono in mare. 
Tu adesso sei cenere!
E faresti meglio a ridurre così anche il sentimento che ti lega a lui.
Faresti meglio a gettare nelle fiamme il cuore, il cervello e anche le viscere.
Faresti meglio a gettare nel fuoco le lacrime che stai versano ancora una volta per lui...
Che tanto sono invisibili per lui, come te!
Che lui non si rende conto della tua felicità, figuriamoci della tua tristezza...
Faresti bene a gettare lui nelle fiamme, e il suo ricordo.
Prima di ridurre in polvere anche l'ultima briciola di orgoglio.
Tentando di salvare quel minimo di amor proprio che galleggia esangue sul pelo dell'acqua... Come fuochi d'artificio!

domenica 28 aprile 2013

.. Metamorfosi ..


E vi dirò di come mi sono trasformata.. Di come il corso degli eventi e le svariate situazioni che mi si sono presentate abbiano plasmato e mutato il mio carattere.. Di come il mio cuore sia stato stretto in una morsa di ghiaccio.. E di come la  speranza abbia lasciato quasi del tutto il posto alla diffidenza.. Per raggiungere tutto questo ho dovuto toccare il fondo..

Due o tre sabati fa ero con le mie amiche.. Ero irrequieta perché lui non c'era.. Non riuscivo a godermi la serata.. Una meravigliosa serata con tanto di festa di paese e fuochi d'artificio.. Ma quella sera anche io ho fatto il botto..

Ci fermiamo al solito bar.. Le solite facce.. Le solite chiacchiere.. Quando ad un tratto lo vedo arrivare.. Lui e il suo gruppo di amici.. Ci salutiamo.. Ma i suoi baci di giuda mi gelano l'anima.. Pochi convenevoli.. Qualche sorriso di circostanza e si allontana.. E mi sento l'ultima arrivata.. Mi allontano con le mie amiche e sconvolta mi metto alla guida.. Pochi metri e la macchina viene invasa dal rumore dei miei singhiozzi.. Crollo.. Fisico ed emotivo.. Mi abbandono a me stessa.. Le mie amiche tentano di farmi ragionare mentre il respiro si fa sempre più affannoso.. La classica crisi di panico, ne riconosco i sintomi.. Loro preoccupate tentano di farmi parlare.. Di farmi capire che sono solo troppo nervosa.. Troppo stanca.. Che queste cose capitano a tutti.. Che non sono patetica.. Che non sono nè la prima nè l'ultima ad avere problemi di cuore.. Che però non vale la pena stare così.. Perché nessuno merita di farti provare tanto dolore..
Ma io non riesco a tranquillizzarmi.. Il corpo quasi trema.. Una delle mie amiche balza in avanti per prendere il mio posto sul sedile del guidatore.. Non sono in grado di guidare fino in ospedale, ed è chiaro che ho bisogno di aiuto.. Mi sposto al lato per farle spazio.. Ed è lì che la vedo.. Ed è lì che tutto è cambiato..
 Mi guarda attonita.. Il trucco sbavato da litri di lacrime.. Gli occhi gonfi e rossi per il pianto..
La mia immagine riflessa nello specchio retrovisore mi fissa sconvolta.. Negli occhi tristezza, angoscia e tanta tanta paura.. Paura di essere persa.. Di essere condannata all'eterna  infelicità.. Di non avere più stimoli.. Di non riuscire a raggiungere lui.. Negli occhi una vena di disprezzo luccica.. Disprezzo non solo per lui, ma anche per me stessa.. Per quello che sono diventata.. Una che si piange addosso.. Che piange per uno stronzo.. Che si dispera per la sua indifferenza.. Che si fa il sangue amaro per ogni piccolo ostacolo.. Che è stanca di lottare e di combattere battaglie che sa essere perse in partenza.. Una codarda.. Una che vede solo porte chiuse.. Una che non vede sbocchi nè possibilità..  Da quel giorno la mia vita è cambiata.. 
Mi sono accorta di come ero diventata.. Di come mi ero ridotta.. E di quanto odiassi essere così come non ero mai stata..
Ho imparato a non aspettarmi più niente da nessuno.. Sono diventata indifferente.. Alla vita in generale.. Agli stimoli che provengono dall'esterno.. A quasi tutto ciò che mi circonda.. E sebbene io sia a conoscenza di quanto questo possa essere negativo, non riesco ad abbandonare la mia parte schiva.. Sto provando a mettere da parte l'apatia che mi ha colpita, poco per volta.. Per non incappare in un altro eccesso.. per trovare un giusto equilibrio che mi faccia vivere se non felice, almeno con un briciolo di
serenità quotidiana.. Sto provando a rimettere in sesto il cuore.. Sto provando a camminare di nuovo a testa alta.. A non disprezzarmi più.. A volermi bene.. A mettere me stessa prima, sempre.. Sto provando a non soffrire più.. A far leva sempre e solo sulle mie forze.. Perché la presenza degli altri in fondo è relativa.. La vita è un percorso che compiamo da soli.. È bello contornarsi di persone che possono in qualche modo arricchirla, ma è anche vero che non dobbiamo lasciar dipendere le nostre scelte, le nostre emozioni e noi stessi da costoro.. Questo è stato l'errore che mi ha sempre accompagnata dalla nascita.. Spero di imparare presto a gestire con ponderazione questo mio stato emotivo di continuo bisogno del prossimo.. Vorrei capire cos'è che mi manca davvero.. Quali parti del mio carattere debbano essere demolite e ricostruite, quali debbano essere solo smussate e quali ancora siano già giuste..
Ho sempre pensato che il mio essere fosse simile ad un cubo di Rubik.. È ora che un po' di facce vadano a posto...!!!

martedì 2 aprile 2013

[AtTesa]

E poi alla fine sei lì, che aspetti...
Aspetti qualcosa che non sai se arriverà...
Attendi un momento che forse il destino non ha messo in conto...
Aspetti una persona che probabilmente non incrocerà mai la sua vita con la tua...
Che le vostre vite si sono scontrate, certo, ma dopo l'impatto è finita lì...
Che tu ci pensi un milione di volte a cosa fare, a come agire... Che pensi a fare tutto quello che è in tuo potere per cambiare le cose...
E quando non cambia proprio nulla decidi di non fare più  niente...
Sperando che sia quel niente a fare la differenza... Che l'indifferenza gli faccia render conto della tua assenza..
E immagini i momenti passati e i possibili istanti futuri...
Sei lì che guardi il cielo, e rifletti sui chilometri che vi separano...
E poi guardi in basso, e fissi il terreno...
Perché la distanza materiale non esiste... È irreale...
Perché siete vicini e ci basterebbe un minuto per vedersi e incontrarsi...
E nonostante questo sembra di essere lontani mille miglia...
Di vivere su due pianeti diversi...
Perché non ci si incontra mai.. Solo per caso..
E tu vorresti sostituire le coincidenze con la voglia...
Perché averlo accanto per te è importante...
E lui non se ne accorge...
O fa finta...
O non ha voglia...
O ti ignora...
E allora torni a guardare il cielo, sperando che passi una stella...
Sperando che si avveri l'ennesimo desiderio su di lui e su di te...
Sperando in un risvolto felice...
In un cambiamento...
Ma forse la vita certe cose non le fa mutare, e basta!!
Forse bisognerebbe rassegnarsi senza troppe domande...
E accettare che Per quanti sforzi si facciano resterà tutto com'è...
Sempre uguale a prima..
Perchè forse le attese sono solo un test per misurare la nostra resistenza...
La nostra capacità di sopportare..
Di piegarci...
Di spezzarci...
Di andare avanti seppur feriti...
Forse le attese sono solo lassi di tempo inconcludenti...
Che forse il tempo dell'attesa è fatto di istanti di vita sprecata dietro ad un'idea irrealizzabile...
E forse non verrai mai ripagato per tutti i momenti in cui hai tenuto duro...
Che a quello che fai e che dici e a quello che fa e che dice lui non ci credi più neanche tu...
E ti sembra di combattere contro i mulini a vento...
Perché ormai nelle mani hai solo lacrime miste a briciole di speranze...
Che ai sogni non ci credi più...!
Ma nel dubbio stringi i pugni e tiri dritto...
E ci aggrappiamo anche al barlume di speranza più fioco...
Che prima o poi il vento deve cambiare...
E prima o poi le strade dovranno ricongiungersi ancora...

Andare avanti nell'attesa del prossimo impatto...
Tenendoci stretto il cuore per non perderlo definitivamente...
Per prepararlo al prossimo momento in cui la speranza tornerà a mancare...
E ci sentiremo inutili...
E allora dovremo aggrapparci solo al battito del nostro cuore per capire che siamo ancora vivi...

giovedì 7 febbraio 2013

Maledetta innamorata!!!



Voglio buttare giù i miei pensieri perchè proprio non ce la faccio più.

Mi frullano nella mente così tanti ricordi, così tante sensazioni, così tante voglie, così tante ansie, così tanti timori, così tante speranze che ho paura che il mio cervello rischi di esplodere.


Maledetto cervello.


E maledetto cuore.


Maledetta me, che per una volta che mi sono innamorata davvero, vengo lasciata da sola coi miei sentimenti...


Che in fondo con queste emozioni ho imparato a convivere, da sola, ma è brutto non poter esternarle e sopprimerle... 

Perchè non è ancora il momento! 
E mi chiedo se lo sarà mai...

E' come se ci fosse un esubero di emozioni che non riesco più a tenere sotto controllo.


Non riesco più a gestirli e a gestirmi.


Le emozioni vogliono uscire, e manifestarsi.


Vorrei urlare ad alta voce quel nome che mi rimbomba di continuo nelle orecchie.


Vorrei buttar via lo stomaco e le viscere per non sentire più quelle maledette farfalle.


Vorrei poter dire: "Mi manchi, ma davvero!! Ma davvero troppo... Perchè la tua assenza si sente come un peso opprimente, mentre tu la mia sembri non sentirla. E questo fa ancora più male", senza dovermi vergognare.


Ma è davvero questo l'amore?!


Maledetta innamorata, allora.


Maledetta me che ogni giorno aspetto delle attenzioni che so non arriveranno.


Che aspetto il giorno in cui lui veda le cose in maniera diversa.


Maledetta me, che nonostante un ciclo infinito di disattenzioni mi basta uno stupido cenno per ritornare ad essere felice.


Maledetta me, che nonostante le delusioni e le amarezze trovo sempre il barbaro coraggio di investire cuore cervello e sentimenti.


Maledetta me che nonostante i miei tentativi di aspettare il suo momento propizio mi sto logorando... ma continuo a trovare la forza per aspettarlo.


Maledetta me, che credo in un NOI che forse non è mai esistito e non esisterà mai.


E maledetto il fatto che credo nel "Mai rinunciare a qualcosa che vuoi veramente. E' difficile aspettare, ma è peggio rimpiangere"...


E allora, semplicemente, MALEDIZIONE!!

giovedì 17 gennaio 2013

Impasse

The Tired Photographer. Week 52

In questi mesi ho avuto la sensazione di non poter scrivere, o di non sapere più come utilizzare le parole.Sono riuscita ad aprirmi di più con le amiche.Ormai le più fidate hanno imparato a memoria la situazione patetica che sto vivendo.Eppure oggi non ce l'ho fatta a parlare con loro.Oggi ho sentito l'esigenza di scrivere.Di buttare fuori i pensieri non con la voce ma con la tastiera.


Impasse forse è la parola migliore per definire la mia situazione.
Un vicolo cieco dal quale sono condannata a non uscire indenne.

La mia situazione non è per niente facile.
A tratti sono così felice che mi manca la terra sotto i piedi.
Altre volte faccio i conti con una realtà molto più dura, e il terreno lo sento eccome... è così friabile che finisco per precipitare in qualche voragine.

Tutto perchè le mie emozioni le faccio dipendere da un uomo... Quanto mi odio per questo!

Adesso mi trovo sul fondo del burrone.
E sento di non avere le forze per risalire.
Nè il coraggio per intraprendere la scalata.

Sono terrorizzata che risalendo io possa trovare una situazione addirittura peggiore di quella che c'è nel baratro.

Quindi preferisco l'isolamento...

Nel baratro ci siamo solo io e la mia solitudine.
E' come vivere in esilio volontario.
Ed ho paura che ritornando nel mondo reale io possa essere messa da parte non per mio volere ma per volere altrui.
E questo mi fa preferire la solitudine volontaria.

Almeno ho la sensazione di aver scelto la mia condizione.
Meglio che subire la scelta degli altri.

Quindi capita che io non lo contatti per giorni. 

Giorni in cui vivo col patema d'animo fino a che il display del mio cellulare non mi notifica un messaggio. Allora ritorno normale ed espansiva nei suoi confronti. 
Fino a quando lui non "raffredda" in qualche modo la situazione.
E allora io ritorno a non contattarlo più fino a che lui non ricerca il contatto...

Il solito tira e molla...
La mia solita insicurezza... !

Sono passati cinque mesi da quando c'è questo nuovo individuo nella mia vita.

E ad essere onesta non so neanche nè come nè perchè sia entrato a farne parte.
Semplicemente un giorno è successo. 

Il problema è che la sua permanenza nella mia vita non è nè ben definita nè costante.

Entra ed esce in punta di piedi.
In qualità di non si sa cosa.


Io e lui non abbiamo cominciato da amici.

Abbiamo cominciato quasi da sconosciuti.

Lui e la sua ex frequentavano saltuariamente il mio gruppo di amici. E abbiamo sempre avuto un rapporto formato dal buongiorno e dalla buonasera.

Poi lui è stato mollato. 
E sarà che non ho mai visto un uomo di 26 anni piegato in due dal dolore, ma mi sono sentita "in dovere" di stargli vicino.

Solo che in breve il dovere si è trasformato in piacere...

E allora ho imparato a conoscerlo.

E lui ha imparato ad aprirsi con me, seppure con varie difficoltà dettate dal carattere un pò introverso e da una scarsa fiducia in se stesso e nel prossimo.

Ho sempre cercato di stargli accanto con disinteresse.

Ho sempre provato a dimostrare che il tempo passato insieme a sorridere era finalizzato a quello e a nulla più.

Volevo solo vederlo felice...

Perchè io non sono mai stata in grado di sfruttare le persone.
Semmai sono stata stupida nel farmi sfruttare e nel ripetere svariate volte quest'errore.
Ma mai, e sottolineo mai, ho usato un altro essere umano.


Io gli sono sempre stata vicina, e basta.

E forse adesso sto pagando le conseguenze di un bene dato via con poca parsimonia.

Un bene che per me è diventato qualcosa che somiglia vagamente all'amore.

Ma lui fa ancora fatica... troppa fatica ad abbandonarsi ai sentimenti.

E sebbene tra me e lui sia nato qualcosa, lui ha paura di non essere in grado di gestire un nuovo rapporto.
(La storia con la sua ex è finita poco prima che ci conoscessimo)

E prova a bloccare i sentimenti con la razionalità.

La sua mente prevale sul suo cuore.
La mia mente, invece, soccombe miseramente...


Non so bene cosa provi lui per me.
Non riesco ancora a comprendere.

So che quando ci guardiamo negli occhi, però,  dimentico anche di respirare.
E tutto ciò che mi circonda diventa rumore bianco.

So che i baci, le carezze e l' intimità che eravamo stati in grado di sviluppare, mi mancano come il pane.

Perchè pensare che l'ultima volta che ci siamo baciati risale a fine novembre mi fa venire le lacrime agli occhi.

Da dicembre in poi abbiamo evitato ogni gesto amorevole... e ci siamo visti di meno. Quasi da amici. Perchè la condizione d'indecisione in cui si trovava mi feriva.
E lui non voleva ferirmi.

Peccato sia ancora indeciso.
E peccato che questo mi ferisca ancora...

Non riesce a stare con me.
Ma non riesce a stare neanche senza di me.

E so che dovrei lasciarlo andare...
Perchè una persona indecisa non mi merita.
Ma rinunciare a lui fa troppo male.

Perchè l'unico modo che vedo per farlo uscire dal mio cuore è che me lo strappino via dal petto.

E spasimo e soffro per delle attenzioni che "dovrebbero essermi garantite di diritto" dopo quello che si è creato tra di noi...
Perchè i sentimenti non li puoi bloccare.
E lui non può essere così bloccato da non voler più amare.

Le delusioni non dovrebbero paralizzarti a tal punto da non farti più vivere!

Anche se hai sofferto tanto.
Anche se sei morto dentro.

Ma come disse Coelho: "l'essere umano è così, sostituisce gran parte delle proprie emozioni con la paura".

E mentre mi trovo ancora nell'impasse, combatto la sua paura di lasciarsi andare con la perseveranza.

Spero di poter imparare il valore dell'attesa.

E spero di poter essere in grado di dargli spazio e di intervallarlo bene con la mia presenza.

Spero che capisca che vuole me come io voglio lui...

Non sono mai stata in grado di prendermi qualcosa che volevo. Forse anche questo mi manda in crisi...

Chissà se saprò mai come si raggiunge un traguardo.

Forse sono brava solo a sognare...


(P.S)
(Comunico a tutti i followers e a tutti coloro che si soffermano a leggere i miei post che al più presto verrò a farvi visita sui vostri blog, per ringraziarvi delle premure che mi dimostrate. Purtroppo ho bisogno di una migliore organizzazione/ gestione delle giornate per fare tutto. E ultimamente ne sono a corto!! Abbiate pazienza!! :* )