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In fondo la mia vita è la storia dei tentativi che ho fatto di tenere i piedi per terra senza mai smettere di alzare gli occhi al cielo.

M.G

martedì 4 settembre 2012

Incontro

feeling claustrophobic.


Ieri ti ho visto.
Sarà che pioveva, ma mi hai trapassato il cuore come un fulmine.
Veloce...
Silenzioso...
Letale...

Mi hai guardata e mi hai sorrisa.
Come se non fosse successo nulla!
Come se fosse tutto maledettamente uguale a prima.

Eri con la tua migliore amica.
Quella che ha il mio stesso nome.
Quella di cui io sono gelosa.
Ma questo non te l'ho mai detto.
So bene che la consideri solo un'amica.
Ma mi sono sempre sentita in competizione con lei.
Perchè lei ha molti più problemi di me.
E tu sei sempre stato pronto a risollevarla e a starle accanto.
A volte, lo ammetto, sono stata gelosa dei suoi guai.
Lei mi toglieva spazio...
E io non lo sopportavo.
Che stupida egoista!!

Sei entrato in negozio.
Io ero col tuo miglior amico, per così dire.
Quello che io conosco da una vita e che fa parte delle tue amicizie solo da poco.
Parlavamo tranquillamente.
Poi sei arrivato tu, con lei.
E mi hai sconvolta.

Con me hai interagito poco.
Io non te ne ho dato modo.
Ero troppo nervosa.
Troppo in ansia.
E tu non sei sembrato turbato dalla situazione.

Non ti parlavo.
Non ti guardavo.

Ti ho persino odiato...

Sono uscita fuori col telefono in mano.
Cercavo qualcuno con cui parlare.
Tu non sei uscito.
Sei rimasto dentro, con i tuoi amici.
E allora ho chiamato anch'io un'amica.
Non sapevo che fare.
Volevo solo sfogarmi.

Ogni tanto ti guardavo mentre ero al telefono.
Gli sguardi si sono incrociati.

La tua espressione era quella di sempre...

E i tuoi occhi li ho disprezzati ancora di più.

Ora mi terrorizzano.

Non sono occhi normali i tuoi.
Ti guardano all'interno.
Percepiscono ogni emozione.

Un tempo li amavo.
Mi facevo scrutare dentro, per bene.
Giusto per giocare ad armi pari.
Perchè io ti capivo in un istante.

Ora non ti capisco più...

E quegli occhi li odio.
Terribilmente...

E vorrei detestarti...
Lo ripeto a me stessa come un mantra.
Sperando che queste parole penetrino la mia mente.
Ma riesco ad odiarti per poco.

Volerti bene è diventata una condanna...

Sono andata via dal negozio nell'agitazione più totale.
Frastornata...
Come un drogato sotto l'effetto di una dose pesante.

E sono tornata a casa.
E sono stata male.
Perchè il dolore provocato dai pensieri lo posso sopportare.
Ma il dolore ieri è diventato fisico.
E così anche il giorno prima, e il giorno prima ancora.

Vedevo il mio corpo piegato in due.
E non riuscivo a reagire.
Nelle lacrime speravo di trovare un pò di sollievo.
Nel mio letto speravo di trovare un porto sicuro nel quale rifugiarmi.
Sepravo che appena si fosse esaurito il mio dolore sarei riuscita ad addormentarmi.

Quando ci sono riuscita ho fatto degli incubi terribili.

Io non so cosa mi succederà.
E non so neanche cosa accadrà a te.
Non m'importa più di nulla...

E non sono più sicura di nulla.

L'unica certezza che ho è che quando sarà il momento parleremo ancora.

Dovesse anche essere solo per la nostra ultima conversazione...

lunedì 3 settembre 2012

Un buco nell'acqua?!

Senza titolo
Sabato finalmente ce l'ho fatta.
Ti ho mandato un messaggio.
Ti ho detto qualche frase di circostanza.
Poi ti ho chiesto di farmi compagnia per una sigaretta.
Che io tra l'altro non fumo neanche.
Ma che mi è saltato in mente?!

Non hai risposto.

Sapevo già come sarebbe andata, ma non sono riuscita a trattenermi.
Non posso proteggere me stessa dai miei sentimenti.
Dovrei solo proteggermi da te.
Ma benché il tuo comportamento sia a dir poco vergognoso, non riesco ad odiarti.
Penso che hai i tuoi motivi per non rispondere.
Penso a giustificarti.
Non so Perchè lo faccio, non traggo nessun beneficio da tutto questo.

Chissà se un giorno perderò la stima che ho nei tuoi confronti...
Stai facendo di tutto per farmi demordere.

Ti giuro che se riuscissi a piangere lo farei, ma non riesco a versare neanche una lacrima.
La rabbia è troppo grande e sovrasta qualsiasi cosa.
Tra l'altro è paradossale che l'unico che potrebbe consolarmi saresti proprio tu...

Mi chiedo cosa ci sia di sbagliato in me adesso.
Mi chiedo cos'ho fatto per provocare questa reazione in te.
Mi chiedo perchè fai così.

Vorrei metterti da parte, davvero.
E se di te m'importasse poco probabilmente lo farei.
Ma non ci riesco.

Mi stai ponendo avanti una barriera.
Ma io intendo sfondarla.

Voglio la mia dannata spiegazione.

Non ho più voglia neanche che sia una risposta positiva.
Voglio solo che tu mi risponda.

Mi sembra che tutta la mia determinazione serva solo a fare un buco nell'acqua con te.

Mi chiedo se è solo una questione di tempo.
Se le cose si risolveranno col passare dei giorni.
Se c'è solo bisogno di perseverare.
Se non posso più porre rimedio.

Mi chiedo se a me ogni tanto ci pensi.
Se ignorare i miei messaggi ti costa almeno un pò di fatica.
Se sei deciso a non ritornare, questa volta.

Mi chiedo come fare a ricontattarti se mi sbarri la strada.
Odio il fatto che tempo fa eri tu che me la spianavi...

sabato 1 settembre 2012

Questione di un bacio...

My lips search for your lips, I'm hungry for your touch

Una volta hai detto che eri soddisfatto della tua vita.
Che ti piaceva perchè facevi sempre quello che volevi.
Che anche se sbagliavi eri contento, purchè l'errore dipendesse dalle tue convinzioni.
Che sei uno che rischia, perchè vivere di rimpianti non è nel tuo stile...

Eppure con me hai preferito non rischiare...
E hai fatto retromarcia per non far evolvere il nostro rapporto.
Con me è stato più facile andare via...
Ma sei fuggito lasciando una porta semi chiusa, in modo da poterla riaprire, se vorrai.

A pensarci bene sono una stupida.
Perchè non riesco a mandarti via dalla mia testa.
Perchè il solo pensarti mi fa tremare le gambe.
Il solo ricordarti manda in tilt i miei sensi.

Forse di te, un pò mi sono innamorata.
Ma non eccessivamente...
Quel poco che basta per spiegare tutta l'avversione che ho
per i nostri ricordi, adesso che non ti fai più sentire.
Quel poco che serve a spiegare perchè mi addormento pensandoti e
perchè mi logoro pensando che non mi pensi.
Quel poco che basta per farmi sentire ridicola ogni volta che fantastico su di te.

Forse hai fatto bene a scappare da me...

Tra di noi sarebbe potuta essere una cosa seria.

E io ho paura adesso come ne avevo allora...

Se avessimo ceduto alla voglia di stare insieme, ogni volta che
ce n'è stata l'occasione, non sarebbe stato un episodio unico nè sporadico.
Forse è per questo che abbiamo deciso di reprimerci.

Ci volevamo troppo bene per essere semplici amici
che si vedevano per dar sfogo alle proprie pulsioni.
Ma avevamo troppa paura per essere di più.

Così abbiamo sempre fatto finta di non renderci conto di quanto fossimo compatibili.

E siamo andati avanti costruendo un rapporto a metà...
Nè una vera amicizia nè nient'altro...

Ma se ci volevamo così tanto, cosa dovevamo temere?
Di volerci sempre di più?!

Cosa c'era di male se quando stavamo insieme il tuo cuore batteva più forte?!
- Dio, è un rumore che non riesco a cancellare... -

Vorrei tanto parlarti.
Chiederti perchè ogni volta provi a frantumare uno dei rapporti più sinceri che tu sia riuscito a costruire.
Perchè tenti prima di demolire quello che abbiamo condiviso e poi ti affatichi per rimettere tutto in piedi.

Non so bene se tu sia un egoista, un codardo, un menefreghista.

Ma se c'è qualcosa, se davvero c'è ancora qualcosa, forse evitandomi ti ferisci più di quanto tu non ferisca me.

Vorrei che tu mi parlassi e mi dicessi tutta la verità...
Che ero diventata una necessità per te come tu lo eri e lo sei per me.

E vorrei che poi tu, all'improvviso, fermassi le tue parole con quel bacio che
abbiamo sempre rimandato.

Ora ho bisogno delle tue labbra più che mai.