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In fondo la mia vita è la storia dei tentativi che ho fatto di tenere i piedi per terra senza mai smettere di alzare gli occhi al cielo.

M.G

domenica 14 ottobre 2012

Si chiude una porta... si apre un porta identica alla precedente

 Il mio errore più grande è quello di non imparare mai dai miei errori precedenti.
O forse imparo qualcosa dopo l'impatto iniziale e poi col passare del tempo dimentico.
Il mio errore è quello di essere fiduciosa.
Di credere nelle persone.
Di concedere me stessa senza riserve.


Io sono così...

Maledettamente poco costruita.
Odiosamente sincera, sempre.
Dannatamente istintiva prima e riflessiva poi...


Io sono così, e non mi pento di quello che sono.

Mi pento delle conseguenze che questo mio essere mi portano...

Senza titolo




Un mese fa ho provato a spazzare via le ultime briciole del rapporto che mi legavano ad R. , il ragazzo di cui mi ero innamorata mentre ero ancora fidanzata col mio ex.
Una situazione difficile che mi ha fatta soffrire parecchio.
Che mi ha provocato sacrifici immensi.

Un dolore che adesso è passato.

Passato perchè ora sto "male" per altro.
O forse dovrei dire altri...

Questa persona l'ho conosciuta un pò di tempo fa.

Situazione analoga a quella con R.

Lui fidanzato, io e lui che uscivamo nella stessa comitiva.
Rapporto pressoché inesistente, contornato da discorsi poco impegnativi e frasi di circostanza.
Lui e la ragazza che arrivano alla rottura.
Lui che sta male.
Io che provo un dispiacere profondo per questa sua condizione.
Io e lui che ci avviciniamo.
Lui che con me sta bene.
Io che con lui sto bene.
Lui che vuole voltare pagina.
Io che gli sono vicina.
Lui che poi è confuso.
Io che poi sto male...

Sempre gli stessi schemi.

Ormai comincio ad essere convinta che in me ci sia qualcosa di tremendamente sbagliato.
Qualcosa che mi porta a ripercorrere sempre gli stessi passi.
Una vita che di evolversi proprio non ha voglia...


Rispetto a quello che avevo con R. il rapporto che si è instaurato con questo ragazzo è più sincero.

E l'unico "problema" che con me gli impedisce di fare passi in avanti o di ritrattare quelli già compiuti, è che ancora non se la sente.

Che di andare avanti con la sua vita lui ne ha una gran voglia.

Perchè sente la necessità di dare importanza a se stesso e a tutte le esigenze che tempo fa aveva compresso o sacrificato.

Che lui con me sta bene... Tanto... Forse troppo...

Ma la tempistica è sbagliata.

La sua storia precedente ed importante è finita da troppo poco tempo (un mese e mezzo) e lui deve ancora ricostruire i suoi equilibri.

Deve ancora fare i conti col passato.

Deve metabolizzare.

Ha bisogno di tempo, perchè la serenità non si recupera con la stessa velocità con la quale la si perde.

C'è bisogno di impegnarsi.

C'è bisogno di forza di volontà.



Io vorrei stargli vicino, perchè per il momento abbiamo costruito un bel rapporto.

Ma sono bloccata a mia volta.

Ho paura che la sua confusione possa confondere anche me.

Ho paura di non essere abbastanza forte per sostenere la sua attuale fragilità.

Ho paura di andare in pezzi di nuovo...

Tra di noi si stava creando qualcosa.

Ma siamo andati troppo veloci e ora lui sta rallentando.

Vorrei assecondare i suoi ritmi, perchè sento che è una persona per cui potrebbe valerne la pena.

Ma ho paura che se lui non riuscisse a fare più passi in avanti,
ancora una volta sarei io a farne le spese...

domenica 7 ottobre 2012

Un mese della mia vita che avete perso...

Eccomi qui, a più di un mese di distanza dall'ultimo post.
È stato un periodo difficile, e devo dire che sono cambiate parecchie cose...
Proverò a spiegarvi poco per volta coi prossimi post.
Per ora godetevi i primi aggiornamenti!! :)

my love

Quasi un mese fa ero qui a scrivere di un ragazzo.
Credo che sia stato quello che mi ha provocato più sofferenza tra tutti quelli che mi hanno fatto patire le pene d'amore.

Ho provato a riprendere i contatti con lui, ma lui non ha voluto.
L'ho cercato dopo mesi e mesi di distacco.
Ho provato a rimettere in piedi il nostro rapporto incerto.
Volevo dare uno sbocco a quella situazione.
Ero pronta a qualsiasi risultato.
Volevo correre dei rischi.
Volevo incontrarlo e volevo parlargli.
Volevo capire da lui e dalla sua bocca cos'eravamo.

Ma alla fine ho capito lo stesso...

Il suo silenzio è stato eloquente...

E allora dopo pianti su pianti, quella porta semi chiusa che lui si era lasciato alle spalle correndo via da me, l'ho chiusa io.
Le ho dato un calcio, uno di quelli decisi.
Volevo sentirla sbattere... Volevo sentire che fosse finita.
Finita per davvero...

E se prima fantasticavo su di me e su di lui insieme, adesso non lo faccio più.
Ho acquisito una grande consapevolezza: non sarebbe mai stato in grado di darmi l'amore che io tanto cercavo e che cerco.

Un amore vero e sincero.
Un sentimento naturale che non c'è bisogno di chiedere nè di pretendere.

Uno come lui non è abituato ad amare sul serio.
Ha sofferto per amore e ha deciso di non lasciarsi più andare.
E per quanto io abbia sperato di potergli sciogliere il cuore, ho soltanto visto il mio andare in pezzi.

Così, tra una delusione e un'altra ancora, ho raccolto i cocci di cuore che ho trovato e ho provato a rincollare il tutto.
Ho recuperato la dignità dalle suole delle mie scarpe... e l'ho rimessa in cima.
Ho raccolto tutti i momenti passati con lui, tutti i ricordi e le sensazioni e ho rinchiuso tutto in una scatola.
Mi ci è voluto tanto scoach e tanta pazienza per far si che le emozioni non fuoriuscissero più, ma alla fine su quella maledetta scatola sono riuscita a scrivere la parola PASSATO...

Dio solo sa quanta fatica mi è costata.

Adesso, voltandomi indietro, vedo una me molto bambina.
Una me troppo ingenua.
Una me che credeva ancora nelle favole.
Una me che voleva sempre vedere il positivo in un mare di negatività.
Una me debole.
Una me vittima.
Una me stupida.

Una me innamorata e ceca.

Adesso mi sento più forte.
Mi sento cresciuta.
Mi sento migliore...

E' incredibile che per ritrovare me stessa ho dovuto, per l'ennesima volta, perdere qualcuno che ritenevo importante.